Pubblicazioni
Volumi:
-
A. Di Grado, Il silenzio delle Madri. Vittorini da “Conversazione in Sicilia” al “Sempione”, Catania, Edizioni del Prisma, 1980.
-
A. Di Grado, Federico De Roberto e la “scuola antropologica”. Positivismo, verismo, leopardismo, Bologna, Pàtron, 1982.
-
A. Di Grado, Angelo Fiore. La figura e l’opera, Marina di Patti, Pungitopo, 1988.
-
A. Di Grado, Scritture della crisi. Espressionismo e altro Novecento, Catania, Maimone, 1988.
-
A. Di Grado, Il mondo offeso di Francesco Lanza. Dalla casa del nespolo al giardino dei ciliegi, Acireale, Bonanno, 1990.
-
A. Di Grado, Leonardo Sciascia. La figura e l’opera, seconda edizione, Marina di Patti, Pungitopo, 1992.
-
A. Di Grado, L’isola di carta. Incanti e inganni di un mito, seconda edizione, Siracusa-Palermo, Arnaldo Lombardi, 1996.
-
A. Di Grado, Dissimulazioni: Alberti, Bartoli, Tempio. Tre classici (e un paradigma) per il millennio a venire, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1997.
-
A. Di Grado, La vita, le carte, i turbamenti di Federico De Roberto, gentiluomo, Catania, Fondazione Verga, 1998 (seconda edizione: Acireale, Bonanno, 2007).
-
A. Di Grado, “Quale in lui stesso alfine l’eternità lo muta”. Per Sciascia, dieci anni dopo, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1999.
-
A. Di Grado, La lotta con l’angelo. Gli scrittori e le fedi, Napoli, Liguori, 2002.
-
A. Di Grado, Finis Siciliae, Acireale-Roma, Bonanno, 2005.
-
A. Di Grado, Giuda l'oscuro. Letteratura e tradimento, Torino, Claudiana, 2007.
-
A. Di Grado, Dell’accidia e d’altre eresie, Acireale-Roma, Bonanno, 2009.
-
A. Di Grado, L’ombra dell’eroe. Garibaldi nel romanzo italiano, Acireale-Roma, Bonanno, 2011.
-
A. Di Grado e altri, Guido Morselli: eu, o mal e a imensidão, Rio de Janeiro, Editora Comunità, 2011.
-
A. Di Grado, Divergenze. Borgese Malaparte Morselli Sciascia, Napoli, Ad est dell’equatore, 2012.
-
A. Di Grado, Chi apre chiude. Dispacci e cimeli arenati nel web, Valverde, Edizioni le farfalle, 2013.
-
A. Di Grado, Un cruciverba italo-franco-belga: Sciascia-Bernanos-Simenon, Acireale-Roma, Bonanno, 2013.
Curatele (e introduzioni critiche):
· F. De Roberto, Giustizia, Catania, Società di Storia patria per la Sicilia orientale, 1975.
· L. B. Alberti, Momo o del principe, Genova, Costa & Nolan, 1986.
· Bufalino-Consolo-Sciascia, Trittico, Catania, Sanfilippo, 1989.
· P. M. Rosso di San Secondo, La mia esistenza d’acquario, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1991.
· V. Brancati, Paolo il caldo, Milano, Mondadori, 2001.
· P. Jahier, Ragazzo. Il paese morale, Torino, Claudiana, 2002.
· G. Spini, Anno XII dell’era fascista, Torino, Claudiana, 2004.
· F. De Roberto, La paura, Roma, e/o, 2008.
· F. De Roberto, Documenti umani, Roma, Bel-Ami, 2008.
· Addamo, Bufalino, Consolo e altri, La parola e il luogo, Palermo, Kalòs, 2010.
· F. De Roberto, La paura e altri racconti della Grande guerra, Roma, e/o, 2013.
Curriculum
Formatosi sotto l’influenza dello zio Salvatore Battaglia, filologo e storico della letteratura scomparso nel 1971, Antonio Di Grado si è laureato a Catania nel 1972 con una tesi su Elio Vittorini tra simbolo e ideologia; nel 1973 è entrato nei ruoli dell’università come assistente incaricato e nel 1978 è stato nominato assistente ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’ateneo catanese. Dal 1983 professore associato di Storia della critica letteraria nella stessa Facoltà e dal 2000 professore ordinario di Letteratura italiana; ha anche insegnato Storia e critica del cinema, Storia della critica e della storiografia letteraria, Geografia e storia della letteratura italiana.
Antonio Di Grado ha dedicato i suoi studi a un ampio spettro di problematiche storico-critiche: da Dante a Leon Battista Alberti e a Giovan Battista Gelli, da Daniello Bartoli a Domenico Tempio, dal verismo alla figura e all’opera di Federico De Roberto, dalle riviste e dalle avanguardie del Novecento a scrittori come Brancati, Vittorini, Sciascia e numerosi altri.
Conobbe e frequentò Leonardo Sciascia, che prima della scomparsa (20 novembre 1989) lo volle come direttore scientifico della Fondazione a lui intitolata a Racalmuto. Svolge questo incarico dal 1990 organizzando convegni, mostre, rassegne, iniziative di studio, pubblicazioni di volumi e cataloghi.
Dal 1993 al 1995 è stato assessore alla cultura del Comune di Catania. Fu la stagione del risveglio culturale e civile, del centro storico riconquistato dai giovani e dagli artisti, dei monumenti aperti alla città; Di Grado collaborò con Franco Battiato per le prestigiose rassegne dell’“Estate catanese” e col pittore e scultore Emilio Greco che donò alla città una raccolta di opere, per le quali si allestì un museo; infine progettò e inaugurò la “Casa dei popoli” per l’assistenza agli immigrati e lo scambio interculturale.
Antica la sua collaborazione con il Teatro Stabile di Catania, come consulente (tra le sue realizzazioni il Trittico di atti unici firmati da Bufalino, Consolo e Sciascia), come drammaturgo (Quando non arrivarono i nostri, scritto con Sciascia e rappresentato nel 1989, e Casa La Gloria, rappresentato nel ’92), e dal 1995 al 1997 come presidente dello stesso Teatro. Nel decennio successivo si è dedicato anche al cinema come consulente storico-letterario del film I Vicerè di Roberto Faenza.
Di Grado dirige per l’editore Bonanno le due collane di saggistica “Occasioni critiche” e “Tascabili letteratura”, e inoltre – assieme ai colleghi Mineo e Manganaro – la collana di monografie “Scrittori d’Italia”. Fa parte del comitato scientifico del “Bollettino della Società di studi valdesi”, di “Spunti e ricerche” (Monash University, Melbourne) e di “Italies” (Université de Marseille – Aix-en-Provence). È stato invitato numerose volte a tenere conferenze, seminari e relazioni a convegni in Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Svezia, Polonia, Romania, Bulgaria, USA, Canada, Brasile, Australia. Dirige con la prof.ssa Patricia Peterle un Centro di ricerca su Letteratura e storia nell’ambito di un accordo-quadro tra le Università di Santa Catarina (Florianopolis, Brasile) e di Catania.