CFP per il III Convegno Internazionale della Società degli Italianisti Polacchi "Lingua come bene culturale"

Scadenza: 16 gennaio 2022

CFP per il III Convegno Internazionale della Società degli Italianisti Polacchi "Lingua come bene culturale"
Call for proposals per il III Convegno Internazionale della Società degli Italianisti Polacchi

Lingua come bene culturale

Varsavia, 6-9 aprile 2022 online

Termine per l'invio delle proposte: 16 gennaio 2022

Per tutti i dettagli, visita il sito oppure scarica la call

Dopo il successo del I Convegno della Società degli italianisti polacchi (SIP I “Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani”, Università di Wrocław, 2017) e del II Convegno (SIP II “Sperimentare ed esprimere l’italianità”, Universita di Łódź, 2019), nel 2022 Vi invitiamo al III Convegno internazionale (SIP III), intitolato “Lingua come bene culturale”. Tradizionalmente, tutti i convegni SIP sono concepiti come uno scambio interdisciplinare di idee tra studiosi di lingua, glottodidattica, letteratura e cultura italiana, polacchi o stranieri che siano. Il punto di riferimento è sempre la lingua e la cultura italiana, anche in prospettiva comparativa con altre lingue e culture. Il convegno si terrà in lingua italiana (con una sezione in polacco).

TEMARIO

Il III Convegno SIP si propone come rivisitazione e ampliamento della “questione della lingua”, così importante nella cultura italiana, dalla prospettiva del Ventunesimo secolo e delle sue sfide. L’originale “questione della lingua” si riferiva alla plurisecolare disputa su quale modello linguistico dovesse essere adottato sul territorio italiano. Al giorno d’oggi la lingua, come fenomeno generale, e l’italiano, come sua attuazione particolare, continuano a suscitare l’interesse dei parlanti comuni e degli studiosi. Il codice linguistico condiviso costituisce la base per la costruzione della comunità, rende possibile la comunicazione, l’autoespressione, l’influsso sociale, la creazione di opere letterarie. Il modo in cui la lingua viene usata condiziona la qualità delle relazioni interpersonali, della vita civile, ed è lo specchio su cui si riflette la cultura personale dei parlanti.

Il seguente elenco non è che una traccia di possibili quesiti rilevanti per il tema principale, ossia “lingua come bene culturale”:

  • descrizioni metalinguistiche delle esperienze con la lingua formulate da utenti medi, da studenti di italiano e da professionisti della parola, tra cui per esempio: linguisti, scrittori, studiosi di letteratura, specialisti di retorica, insegnanti di lingua e cultura italiana, traduttori, filosofi, drammaturghi, attori, cantanti, cantautori, oratori, diplomatici, predicatori, giornalisti, politici, propagandisti, influencer, blogger, autori di pubblicità e campagne sociali;
  • etica e pragmatica della comunicazione linguistica: il linguaggio come veicolo della verità e della menzogna, della sincerità e della manipolazione; i fenomeni della cortesia e della scortesia, della correttezza politica, del bullismo, della volgarità, dell’hate speech, delle fake news, ecc;
  • linguaggio come strumento di oppressione e/o di emancipazione;
  • ideologie linguistiche e stereotipi relativi alla lingua;
  • la lingua italiana, le norme linguistiche e la cultura della comunicazione (il lavoro dell’Accademia della Crusca, la stabilizzazione delle norme linguistiche nelle grammatiche e nei dizionari italiani);
  • il ruolo culturale della lingua nel mantenimento delle comunità e dell’identità: la lingua italiana e i dialetti come collante di comunità grandi e piccole; l’italiano in contesti di emigrazione, immigrazione e colonialismo;
  • l’acquisizione e la perdita della lingua italiana; biografie linguistiche, atteggiamenti emotivi verso la lingua italiana e verso i dialetti;
  • osservatori linguistici, blog linguistici e altre forme di sensibilità degli utenti della lingua ai cambiamenti linguistici;
  • lingua e psicologia: l’impatto delle modalità di comunicazione sul benessere mentale e sulle relazioni interpersonali;
  • la cultura della comunicazione nei nuovi media: cambiamenti, pericoli, opportunità;
  • lingua e cultura della comunicazione nei manuali di lingua italiana per i parlanti nativi e per stranieri;
  • l’italiano come veicolo di contenuti culturali (per es., l’insegnamento del linguaggio dell’opera, dell’architettura, della cucina, del vino);
  • iniziative per sviluppare la cultura della comunicazione in contesti educativi (l’eredità di don Milani priore di Barbiana, di Maria Montessori, ecc.; iniziative come i Quaderni di GISCEL; soluzioni didattiche innovative in tempi di pandemia);
  • iniziative didattiche per favorire la cultura della comunicazione e per migliorare le competenze comunicative avanzate (insegnare la retorica, il dibattito, il pensiero critico, la comunicazione pacifica);
  • il ruolo culturale e il valore estetico della lingua italiana come risorsa per la creazione di opere letterarie e teatrali, libretti, canzoni, pubblicità, nomi commerciali, ecc.;
  • la riflessione sulle problematiche relative alla lingua e comunicazione in opere letterarie, teatrali e cinematografiche;
  • rapporti fra lingua quotidiana e lingua letteraria;
  • la lingua come strumento di conoscenza piuttosto che di testimonianza nei testi letterari dei nostri tempi;
  • il dibattito ipercontemporaneo su autonomia vs eteronomia della cultura e della letteratura;
  • l’esperienza del plurilinguismo nella letteratura italiana;
  • la filologia d’autore;
  • rapporti fra linguaggio scientifico e lingua poetica da Dante a Zanzotto;
  • il linguaggio come strumento di sperimentazione letteraria;
  • la sensibilità di scrittori e poeti nei confronti del linguaggio (per esempio, le idee linguistiche di Dante, Calvino, Eco);
  • il linguaggio della critica letteraria: specificità e caratteristiche stilistiche della saggistica italiana (da De Sanctis ai rappresentanti della critica contemporanea);
  • recensioni, blog, festival, concorsi e premi letterari come espressione di apprezzamento del valore estetico della lingua (motivazioni dei risultati dei concorsi, elogi delle opere premiate).
  • la lingua e il linguaggio del corpo nella letteratura e nella linguistica: rappresentazioni della fisicità nella letteratura; la metafora della lingua come corpo; il linguaggio come veicolo della comunicazione non verbale, somatica, emotiva;
  • il suono della lingua come oggetto di riflessione letteraria o linguistica: le metafore della lingua come voce del soggetto; gli sviluppi della poesia orale; l’influsso dell’oralità nella scrittura letteraria;
  • la lingua e il silenzio nella letteratura e nella linguistica: la lingua di fronte all’indicibilità delle esperienze traumatiche;
  • il linguaggio e la rappresentazione: riflessioni, problematizzazioni e messe in discussione del paradigma mimetico nella letteratura italiana del XX e XXI secolo;
  • giochi di parole e giochi con le parole nella letteratura italiana: i neologismi e il linguaggio ludico-creativo.
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