Call for papers
«Testo e Senso», 2024
Il “wokismo” tra ideologia ed estetica nel sistema culturale contemporaneo
Sorto negli Stati Uniti intorno al 2010 come movimento di lotta contro le discriminazioni razziali e l’ingiustizia sociale, il “wokismo” si è diffuso nelle università nord-americane e, poi, negli atenei europei, attraverso la convergenza con le teorie di genere, il razzialismo, l’intersezionalismo, come una contestazione della scienza, del sapere razionale, della storia, della tradizione umanistica e del pensiero universalista, considerati strumenti connaturati e funzionali ad una impostazione del pensiero, del linguaggio, dello studio che veicola strutture implicitamente atte a confermare e perpetuare un sistema di dominazione patriarcale, bianca, maschile e occidentale.
In questo numero della Rivista, sono accolti con particolare interesse, accanto a contributi di natura critica e epistemologica, storica, teorica e dei cultural studies, contributi di natura singolativa, analisi case-study su quelle opere – letterarie, cinematografiche, televisive, Internet – che si configurano come un esito in sede estetica dell’assunzione dei principi del “wokismo”, o che esprimono, con i loro contenuti, le linee culturali del “wokismo”. Specialmente negli ultimi anni, infatti, accanto ad una tendenza normativo-prescrittiva di ispirazione politica, cui il sistema culturale si è conformato, vi è stata una messe di opere (dalle serie giovanili prodotte da Netflix agli ultimi romanzi della narrativa young-adult, fino a molti film premiati che si interrogano sulla cultura “woke”, e la inseriscono anche nel vasto campo della cultura “queer”) che hanno incrociato e intercettato il “sentimento woke”, cercando di dar forma a questo fenomeno attraverso prodotti originali o controversi, didascalici o temerari, capaci di bilanciare esigenze ideologiche e tensioni stilistiche, funzione estetica ed ideologia; opere su cui oggi manca ancora una approfondita ricognizione, uno studio culturale, e una riflessione estetica articolate. Per ulteriori dettagli sulle proposte, scarica la call o visita il sito della Rivista.
I contributi, per un massimo di 35.000 battute, note comprese, e comprensivi di titolo e abstract in italiano e inglese o francese, devono essere inviati alla Redazione entro il 31 luglio 2024, seguendo le norme e la procedura pubblicate su questo sito. Il numero 27-2024 sarà pubblicato nel mese di dicembre.