Per Enrico Falqui e Gianna Manzini. Opere, relazioni, contesti

Roma, 3-4 ottobre 2024

Per Enrico Falqui e Gianna Manzini. Opere, relazioni, contesti

Per Enrico Falqui e Gianna Manzini

Opere, relazioni, contesti

Roma, 3-4 ottobre 2024

A 50 anni dalla loro scomparsa, la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ricordano Enrico Falqui e Gianna Manzini, valorizzando il patrimonio documentario e artistico custodito, rispettivamente, presso l'Archivio del Novecento e la Sala Falqui.

Vivace organizzatore della vita culturale romana, Enrico Falqui è stato uno dei più acuti e sensibili critici militanti del Novecento, distintosi prevalentemente come difensore della prosa d'arte e della tradizione, ma comunque aperto allo studio di esperienze letterarie per lui eslege: ne sono testimonianza le ricerche sul Futurismo. È stato inoltre un autorevole curatore di testi (su tutti, l'opera di Dino Campana) e antologie, che non poco hanno contribuito alla costruzione del canone contemporaneo. All'inizio degli anni Trenta si lega sentimentalmente alla scrittrice Gianna Manzini, la quale aveva mosso i primi passi nell'alveo della rivista fiorentina «Solaria» ricevendone un'importante influenza (principalmente nello stile) che ne avrebbe fatto un'originale autrice modernista, sulla scorta della lezione di Proust, Gide, Kafka e, soprattutto, di Virginia Woolf, di cui Manzini può considerarsi l'autentico corrispettivo italiano: ne sia segno già il primo romanzo Tempo innamorato (1928), che esibisce il proprio debito con quella linea.

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