La Chiesa sottosopra
Inferno XIX
Niccolo III, Bonifacio VIII, Dante personaggio, Dante narratore
vv. 49-57; 79-81; 100-117
La lettura del canto ruota intorno alla parola-chiave ‘sottosopra’, che ha un valore fisico-spaziale (i papi simoniaci sono conficcati in una fossa a testa in giù) ma soprattutto morale, in quanto gli esponenti della Chiesa citati nel canto hanno sovvertito e rovesciato la funzione per cui quell’istituzione è nata, secondo la missione assegnatale da Cristo nel Vangelo. Le immagini di San Pietro che abbiamo scelto per dialogare con le terzine dantesche ritraggono aspetti della realtà contemporanea della nostra città e intendono giocare sul contrasto tra il sacro e il profano. Ancora sul contrasto gioca la scelta della colonna sonora: il primo movimento dell’Allegro non molto dall’Inverno di Antonio Vivaldi (1678-1741), che restituisce la sensazione del gelo che annuncia la stagione più fredda. Anche in questo caso, abbiamo giocato sul rovesciamento: al fuoco che brucia i piedi dei simoniaci fa da contrasto il rigore dell’inverno. Si tratta di un inverno/inferno dei valori, sovvertiti da chi ha tradito un compito altissimo per pochi denari. Una lezione fondamentale che parla ancora a noi con la stessa forza con cui Dante nel canto pronuncia la sua condanna senza appello.
Liceo Socrate, 3^ A scientifico
Le voci che si alternano nel video sono di Francesco Bucolo, Alessia Signoretti.