Tra luce ed ombra, tra terra e cielo: il XXVII canto del Paradiso
Dante- Beatrice- San Pietro
Il canto segna l’ascesa di Dante al luogo più alto del mondo fisico: il Primo Mobile, il cielo dove ha origine l’intera vita dell’universo. Per questo è più forte il contrasto con la corruzione umana, contro cui si scagliano, rispettivamente all’inizio e alla fine del canto, le invettive di san Pietro,dai toni sorprendentemente contrastanti con l’atmosfera spirituale della cantica, e di Beatrice. Esse sono pronunciate poco prima della visione dell’Empireo, quando l’animo del Poeta si accosta per l’ultima volta alla terra: allora all’invettiva subentrerà la preghiera, al mondo terreno l’Empireo.
Il video,ambientato a Napoli, nella settecentesca Arciconfratenita di S.Maria del Soccorso all’Arenella, sulle note del Gloria Patri di Vivaldi, propone una lettura individuale dei tre protagonisti, intervallata da una a più voci, per rendere la molteplice unità del luogo celeste. La scelta delle terzine ha voluto evidenziare come, all’iniziale luce celeste, subentri il biasimo verso la cupidigia umana, ma anche il preannuncio di un futuro intervento divino per ristabilire la giustizia. Ed è con questa speranza che si chiude il canto: “e vero frutto verrà dopo il fiore”.
Liceo Scientifico “Elio Vittorini” – Napoli - Classe 4^ I
Samuel Bassi-Dante; Francesca Savio - Beatrice; Paolo Fanone- San Pietro
Voci maschili: Lorenzo Luongo – Michele De Santo
Voci femminili: Alessandra Basile - Roberta De Cesare;
Antonella Pisa - Fabrizia Persico;
Martina Savarese - Claudia Scognamiglio;
Flavia Ricchi - Ilaria Scognamiglio
Regia: Matteo Lettera - Simone Ruggiero