Curriculum
Anna Maria Pedullà (Salerno il 12 aprile 1954) si è laureata con lode in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. E’ membro dell’Adi e della Compalit. Fa parte del Dipartimento di studi letterari e comparati dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” e del suo Collegio dottorale,
Dal luglio 1976 al 1979 all’itinerario formativo universitario ha affiancato l’esperienza di studi di semiotica generale, testuale e retorica del testo, presso il Centro internazionale di Semiotica e Linguistica dell’Università degli Studi di Urbino.. Dal 1 settembre 1977 al 7 marzo 1980 ha svolto attività di borsista del C. N. R. presso l’Istituto di Filologia moderna dell’Ateneo federiciano e dal 7 marzo 1980 al 18 gennaio 1982 presso l’Istituto di Storia dell’arte dell’Università di Salerno. Le ricerche svolte come borsista del C. N. R. , sottoposte al vaglio annuale del Comitato per le scienze storiche, filosofiche e filologiche del suddetto Ente, si sono incentrate sui settori della semiotica del testo letterario e teatrale e dei rapporti tra semiotica e comunicazioni di massa. I risultati di tali ricerche sono il volume La teoria dei generi nella tradizione italiana, Roma 1980 e vari articoli pubblicati in volume. Inoltre ha curato e tradotto il libro di Marina Yaguello, Les mot set les femmes, Paris, Payot, 1979, pubblicato col titolo Le parole e le donne nella collana “Itinerari del senso”. diretta da Paolo Fabbri presso l’editore Lerici, Roma- Cosenza, 1980. Nel dicembre 1984 ha pubblicato per l’ESI di Napoli il volume La seduzione del segno. Lo studio consta di cinque analisi di semiotica del testo letterario e del testo teatrale, con una visione in chiave neobarocca della cultura contemporanea. Nell’autunno 1990 ha aderito all’invito della direzione editoriale della Storia generale della Letteratura italiana- Rizzoli FR Grandi Opere a collaborare al volume sul Seicento con il lungo saggio La narrativa e l’epica del Seicento. La ricerca, di impianto narratologico, fa ora parte del volume Il Seicento, edito da Federico Motta nel 1999. Dal 1991 al 1993 collabora attivamente alle attività del centro napoletano di Semiotica. Nel gennaio 1995 ha svolto ancora per la Storia gen. della Letteratura Italiana, Federico Motta una ricerca sulla predicazione barocca, dal titoloL’eloquenza del sacro. Gli studi sul genere romanzo ( finanziato dal CNR), fiaba e novella del Seicento, insieme ad altri scritti sulla letteratura barocca costituiscono i volumi,La fiaba barocca. Studi su Basile e Perrault, ESI, Napoli, 1999, Eros e thanatos nel romanzo barocco italiano ( con Michelina Di Rienzo), ESI, Napoli, 1999 e Il romanzo barocco ed altri scritti, Napoli, Liguori, 2001 I e 2004 II, ampliata e riveduta. Coordina a Napoli una ricerca interfacoltà ( Roma, Cassino, Napoli), cofinanziata dal MURST e diretta da W. Pedullà su Scritture barocche, avanguardie, sperimentalismi: Tale ricerca è contenuta nel volume da lei introdotto e curato Nel labirinto, Napoli, Liguori, 2003. Nel 2002 firma con Utet un contratto per il volume Romanzi e parodie di Ferrante Pallavicino per la Collana “ Classici Italiani” diretta da Barberi Squarotti. Si scelgono cinque testi: La pudicizia schernita 1636, Il principe ermafrodito 1640, Il corriero svaligiato 1641, La retorica delle puttane 1641 e Baccinata 1643 di cui viene attuata l’edizione , l’introduzione critica, la nota biografica e quella bibliografica ragionata. Tale lavoro è stato pubblicato nel 2009 dall’editore torinese. Dal 2004 al 2009 si dedica a diversi studi di letteratura barocca e partecipa a convegni nazionali ed internazionali. Ne promuove uno a Napoli dal titolo Labirinti di Psiche, i cui atti sono pubblicati nel volume edito da Carocci nel 2009. Si dedica poi all'edizione de Il Calloandro fedele di G. A: Marini. Il lavoro è stato pubblicato in due volumi dalle edizioni dell'Orso di Alessandria nel 2011 e 2012.