Primo Congresso Internazionale di Studi ermeneutici su simbolo, mito e “modernità dell’antico” nella letteratura italiana e nelle arti dal Rinascimento ai giorni nostri (Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 1-2 dicembre 2015)
First International Conference on Hermeneutics of Symbol, Myth and “Modernity of antiquity” in Italian literature and the Arts from the Renaissance up to the present day (Milan, Università Cattolica del Sacro Cuore, 1-2 December 2015)
http://convegni.unicatt.it/ermeneuticasimbolomitoemodernitadellantico
PRESENTAZIONE
L’ «ermeneutica della “modernità dell’antico”» è un filone pressoché ancora pionieristico negli studi della letteratura italiana e delle arti, il cui intento è quello di arrivare a scoprire il significato recondito di opere letterarie e artistiche laddove altri approcci interpretativi si sono rivelati fallimentari o insoddisfacenti.
La sua peculiarità è quella di avvalersi – una volta acquisiti tutti i risultati degli studi storico-critico-filologici – delle fonti antiche della mitologia e della religiosità pagana, nonché dell’eresiologia, come chiavi interpretative di opere letterarie e artistiche sapientemente concepite come degli enigmi eruditi e costruite con la struttura semantica stratificata dello scrigno, ovvero del palinsesto. Riuscire ad aprire il coperchio dello scrigno, ovvero a raschiare la scriptio superior delle immagini («Ut pictura poësis»), per arrivare poi a scoprire il significato in esse sapientemente velato nella scriptio inferior, è il suo obiettivo prioritario.
Se concepite con la struttura dello scrigno-palinsesto, le immagini sono in definitiva dei simboli. “Uno fatto da due”, infatti, è il significato del termine σύμβολον (in Platone, Simposio, 16, 191D). Ne consegue che se un’immagine è un simbolo, significa anche altro. È, in altri termini, un’immagine sensibile “abitata” da un’idea che le conferisce un significato ulteriore e diverso. Da un’idea che, nel caso di opere concepite nella prospettiva attualizzante della “modernità dell’antico”, è un’idea metafisico-religiosa informata a concezioni e a fonti antiche della mitologia, ovvero della religiosità pagana (preferibilmente non omerico-olimpica, bensì anti-olimpica, arcaica, misterica, mediterranea e non mediterranea), nonché dell’eresiologia. L’ermeneuta della “modernità dell’antico” – che non è un mero descrittivista-analitico-empirico – attraverso la sua ricerca investigativa dovrà sagacemente riuscire a individuarla e a dimostrarla.
Il "Primo Congresso Internazionale di Studi ermeneutici su simbolo, mito e modernità dell’antico nella letteratura italiana e nelle arti dal Rinascimento ai giorni nostri" vuole essere un’occasione per far conoscere l’approccio ermeneutico della “modernità dell’antico” e nel contempo uno stimolo per indirizzare altri studi futuri in questa medesima direzione, ancora pressoché inesplorata, ma che lascia prefigurare scenari ermeneutici inediti, nonché interessanti.
PROGRAMMA
PRIMA GIORNATA
MARTEDÌ 1° DICEMBRE
Mattino
Via Nirone, 15
9.15-9.45
Registrazione, iscrizione uditori, prenotazione alla mostra pomeridiana e alla cena sociale
9.45-10
Saluti e presentazione
Francesco Tedeschi, Bart Van den Bossche, Angela Ida Villa
10-10.30
Stefania Macioce, Cripto-paganesimo e umanesimo nella Ferrara estense
10.30-11
Deirdre O'Grady, From Myth to Melodrama: the Voice of Orpheus from Court to Counter Reformation
11-11.15 Pausa
11.15-11.45
Magdalena Kowalska, Christianity and paganism in some symbolic alliterative Medieval verses
11.45-12.15
Olga Hajduk, The image of Aion in tomb sculpture of Renaissance period
12.15-12.45
Angelo Colombo, «Passò la stagion delle pompose menzogne achee». Vincenzo Monti de la “Mitologia” à l’anti-mythologie
Pomeriggio
Via Nirone, 15
13.15-13.45
Registrazione, iscrizione uditori, prenotazione alla mostra pomeridiana e alla cena sociale
13.45-14.15
Lorenzo Capitanio, Le profondità del simbolo. “Nuova mitologia” ed “etnografia immaginaria” nella cultura tedesca fra Romanticismo e primo Novecento (Friedrich Creuzer, Joseph Görres, Johann Jakob Bachofen)
14.15-14.45
Fernando Wirtz, Símbolo e imagen en la obra temprana de Georg Friedrich Creuzer
14.45-15.15
Eleonora Cavallini, “Il grande dio Pan non è morto”. Riscoperta del panismo nell'opera di Arnold Böcklin
15.15-15.30 Pausa
15.30-16
Angela Ida Villa, Il passero azzurro dell’Afrodite Celeste. La “misteriosa mitologia locale” di Recanati, il borgo intitolato a Venere-Astarte Ericina, e la “modernità dell’antico” nel “Passero solitario” di Giacomo Leopardi
16-16.30
Mélinda Palombi, Giacomo Leopardi e l’inversion du signe: le mythe subverti dans le “Cantique du coq sauvage”
16.30-17
Andrea Natali, Le mythe “capo-volto” dans le “Dialogue de la Nature et d’un islandais” de Giacomo Leopardi
17.30
Visita (facoltativa) della mostra Mito e natura dalla Grecia a Pompei (Milano, Palazzo Reale, 31 luglio 2015-10 gennaio 2016).
20.30
Cena sociale (facoltativa) in un ristorante nei pressi di Piazza Duomo
* * *
SECONDA GIORNATA
MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE
Mattino
Via Nirone, 15
9.30-10
Registrazione e iscrizione uditori
10-10.30
Claudia Marconato, L’arguta ripresa del paganesimo nella “Calandra” del cardinal Bernardo Dovizi
10.30-11
Dario Tomasello, Gog e Magog: apocalissi primonovecentesche italiane
11-11.15 Pausa
11.15-11.45
Sergio Scartozzi, Saturno nella cosmologia occulta di Arturo Onofri
11.45-12.15
Massimo Colella, "La funzione polare dell'Antico". Aby Warburg tra Mitra e Giordano Bruno
12.15-12.45
Francesco Tedeschi, Futuro del passato: archeologia, memoria e mito nell’opera di Anne e Patrick Poirier
Pomeriggio
Via Nirone, 15
13.30-14
Registrazione e iscrizione uditori
14-14.30
Bart Van den Bossche, Crypto-paganism, coded messages and interpretive cooperation: some questions and perspectives (with examples from Cesare Pavese’s “Dialoghi con Leuco”)
14.30-15
Monica Lanzillotta, La “Grande dea” mediterranea tra Dioniso e Arianna nella “Vigna” di Cesare Pavese
15.30-16
Fabrice De Poli, Bhagavat, Sûryâ et Mâyâ: les mythes hindous de Leconte de Lisle comme sources de la poésie d’Eugenio Montale
16-16.15 Pausa
16.15-16.45
Michel Arouimi, La “Shekhina” de Melville, mythique, et ses avatars dans la littérature: Henri Bosco, Carlo Levi, Victor Hugo
16.45-17.15
Sarah Sivieri, Angeli caduti enochiani e vampirismo nel fumetto “Dampyr”
17.15-17.45
Carmen Van den Bergh, Myth, neopaganism and modernity in the italian modernist novel (Borgese, Pirandello, Barbaro)
Conclusioni
Giuseppe Farinelli, Bart Van den Bossche, Angela Ida Villa
SITO WEB
http://convegni.unicatt.it/ermeneuticasimbolomitoemodernitadellantico
PROGRAMMA
http://convegni.unicatt.it/meetings_5973.html
Per partecipare come ASCOLTATORI (verrà rilasciato un attestato di partecipazione):