Il gruppo CLINAMEN. Percorsi diagonali tra letteratura e scienze si costituisce a partire da una diffusa consapevolezza, che intende promuovere e valorizzare una linea costitutiva e insieme distintiva della nostra tradizione letteraria. Dalle origini fino ai giorni nostri un fatto, insieme con altri, s’impone ai lettori: notai, medici, fisici, astrologi e astronomi, matematici, chimici, economisti, geografi e geologi, giuristi e naturalisti, botanici e agronomi, anatomisti e chirurghi, statistici e politici, hanno scritto pagine esemplari, che il «canone» dei Classici Ricciardi intese nel loro carattere specifico e prezioso, che riguarda sia una nobile educazione letteraria ravvisabile nella multiforme schiera secolare dei nostri scienziati-scrittori (un dato, quest’ultimo, di rilevante importanza critica e civile, da censire e sondare e approfondire nella storia e geografia dei nostri centri letterari), sia la formazione – che si accentuò a partire dal Settecento riformatore – della nostra classe dirigente, ovvero la centralità della letteratura italiana come luogo d’ideale e insieme di fattiva intersezione dei percorsi ibridi della storia e della società italiana.
Ne seguono alcune linee di ricerca:
1.
Il contributo delle “professioni” nella genesi della letteratura italiana. La figura dell’intellettuale nel Duecento. Le scritture di notai, medici, teologi e giuristi alle radici della letteratura italiana (XIII-XIV secolo). Il Notaio da Lentini, Brunetto Latini, Francesco da Barberino, Cino da Pistoia, Dante e Cavalcanti tra medici e speziali, gli studi giuridici di Petrarca e Boccaccio, Cecco d’Ascoli, Taddeo Alderotti, Pietro de’ Crescenzi, Mondino de’ Liuzzi. L’ars dictaminis e le vie della retorica al centro della società civile. Le città (Palermo, Napoli, Salerno, Roma, Firenze, Arezzo, Siena, Bologna, Milano, Padova) e la letteratura in volgare. Plurilinguismo e ibridismo culturale. Il genere del commento come intersezione tra cultura universitaria e letteratura. Traduzioni e traduttori. Lectio, interpretatio: esegesi biblica, esegesi giuridica, esegesi letteraria.
2.
Le diverse vie dell’Umanesimo e del Rinascimento. Dall’intellettuale del Duecento all’umanista. Petrarca contro i medici. Le biblioteche del Trecento e del Quattrocento. Boccaccio “inclusivo” e la “parva libraria” di Santo Spirito. Medici e filosofi a Firenze e in Italia. Marsilio Ficino. Architetti scrittori: Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti. Pittori, scultori: Michelangelo, Benvenuto Cellini. Tipografi, editori, stampatori, artigiani.
3.
Scienziati-scrittori e scrittori-scienziati nel Seicento italiano. Geografia e storia, formazione culturale e prospettive retorico-stilistiche. L’educazione letteraria e storico-filosofica come premessa e condizione per l’esercizio della scienza. La Controriforma, gli indici dei libri proibiti, le crestomazie e una ridefinizione del canone. Il contributo dei gesuiti (Bartoli). Le intersezioni fra scienza e pensiero magico (Bruno). Galileo e la tradizione galileiana (Redi, Magalotti).
4.
La lunga vicenda dei viaggiatori-scienziati. La scoperta, l’esplorazione e la descrizione del mondo naturale, a tutte le latitudini geografiche, fra Medioevo ed Età moderna. Taccuini, diari, registri di bordo, travel books. Spallanzani.
5.
Personaggi, luoghi, testi e percorsi del Settecento riformatore. Il canone della letteratura italiana dal XVIII al XIX secolo. Le biblioteche e gli archivi degli scrittori “diagonali”. La scienza in Arcadia. La poesia didascalica. Galiani e gli scrittori “tecnici” nel XVIII secolo. La diffusione delle nuove teorie scientifiche in Italia: il newtonianismo; la questione copernicana; l’igiene pubblica; la storia della terra; la letteratura “elettrica”; il dibattito sui sensi, sul vivente, sull’anima. Melchiorre Gioia, Parini e la scienza.
6.
Giornali e giornalismo, collane di testi e storie letterarie, scritture scientifiche e accademiche dal Sette al Novecento. Milano e la Lombardia. La “Biblioteca italiana”. Leopardi e il canone. Le sue crestomazie. La formazione di Alessandro Manzoni e la sua biblioteca. La Comit di Raffaele Mattioli e il canone della Ricciardi. Scrittori “in banca” (Cecchi, Solmi, Gerbi, Pontiggia). L’archivio della Ricciardi e i rapporti di Mattioli con scrittori e filologi. Economisti scrittori (Mattioli, Einaudi etc.). Paradigmi indiziari: l’osservazione, la competenza scientifica e il genere letterario (Primo Levi, Italo Calvino, Leonardo Sciascia).
7.
La formazione della classe dirigente nell’Italia unita. Carducci, De Sanctis, Farini, Minghetti, Giustino Fortunato. La letteratura in Parlamento: i discorsi parlamentari. Economisti scrittori (Einaudi, Mattioli, Malagodi, Ciampi). Manualistica, divulgazione, antologie scolastiche. Pellegrino Artusi, Olindo Guerrini e il “canone” in cucina. D’Annunzio e l’industria, letteratura e linguaggio pubblicitario. La letteratura del Novecento e il Cinema.
8.
Medicina e letteratura. Scrittura e malattia. Il romanzo giallo come punto di intersezione fra scienza e letteratura. La medicalizzazione della società (Sciascia, Bufalino). Dal Galateo ai galatei dei medici del Sette-Ottocento: retorica e “salute”. La tradizione aforistica dalla medicina alla letteratura. I casi clinici e le loro strutture narrative. Gli scrittori davanti all’enigma della mente (Pirandello, Viani, Tobino): psichiatria, psicologia, psicanalisi, neuroscienze.
9.
La scrittura scientifica in tutti suoi campi di applicazione, fra accademie, centri di ricerca e università: la produzione di trattati, memorie, referti, consulti o lettere in ambito agronomico, anatomico, astronomico, botanico, clinico, fisico, geologico, paleontologico, zoologico, giuridico, economico.
10.
L’uso di lessici e concetti scientifici nella letteratura non-scientifica (Manzoni, Pascoli, Verga, De Meis, Bacchelli, Calvino).
11.
La scienza alleata al fantastico: utopie, distopie; macchine, invenzioni e mondi impossibili; visioni fantascientifiche della natura e dell’evoluzione.
12.
Temi e problemi dell’ecologia e dell’ambiente. I rapporti fra la natura, le città e l’uomo nelle varie epoche, attraverso la letteratura.