XXVII Congresso Nazionale dell’associazione degli Italianisti, Palermo, 12-14 settembre 2024
Call for papers per il panel: Rotte critiche nella letteratura italiana
Proponenti: Ambra Carta, Simone Giusti, Tiziana Piras, Lucia Rodler
Contatti: ambra.carta@unipa.it; simone.giusti@unisi.it; tiziana.piras@units.it; lucia.rodler@unitn.it
Il termine “rotta” significa anzitutto “percorso da seguire”. In questo panel desideriamo riflettere sul percorso di chi ha intrecciato ricerca e divulgazione, come scrittore, come critico o come editore. Non attendiamo solo esperienze vincenti, anche perché “rotta” significa pure “sconfitta”. E comunque sempre “rottura” (dal latino (via) rupta) con la tradizione, e perciò lucidità, volontà e fatica. Ancora oggi, dopo che da ormai una decina d’anni l’università deve occuparsi di terza missione, la disseminazione della letteratura suscita sospetti e resistenze. Forse anche per questo la letteratura non solo italiana precipita a “rotta” di collo fuori dagli interessi di studenti, studentesse e di investimenti pubblici e privati? Quali sarebbero e sono i modelli della divulgazione della letteratura italiana che potrebbero diffondere nuovo interesse? Quali le forme, i modi, i generi più fortunati? E quali le collane e gli editori? E quali gli errori e i rischi? Insomma quali rotte deve seguire o stabilire ex novo la letteratura?
Proposto dal gruppo di ricerca La comunicazione letteraria. Gruppo di ricerca sulle forme della comunicazione letteraria, sulle attività di terza missione e sulla divulgazione umanistica il panel accoglie proposte di riflessione teorica, casi di studio storici e contemporanei, con anche esperienze di ricerca, insegnamento e di terza missione che riguardino la disseminazione della letteratura italiana.
XXVI Congresso Nazionale dell’associazione degli Italianisti, Napoli, 14-16 settembre 2023
Call for papers per il panel: Insegnare “fuori luogo”. Nuovi spazi per la didattica della letteratura italiana?
Proponenti: Ambra Carta, Simone Giusti, Lucia Rodler
Contatti: ambra.carta@unipa.it; simone.giusti@unisi.it; lucia.rodler@unitn.it
Nel 2010 Remo Ceserani segnalava un paradosso della letteratura: essa non gode più del prestigio tradizionale che ha caratterizzato l’educazione occidentale, ma richiama l’interesse di studiosi di numerose discipline, soprattutto scientifiche. La curiosità dei saperi STEM per autori, testi e comportamenti letterari è ormai oggetto di ricerche a livello internazionale e sta trasformando la didattica della letteratura italiana nelle università, dove appaiono spesso insegnamenti “fuori luogo”, sia in senso letterale (collocati in Dipartimenti “non letterari”), sia in senso metaforico (divulgativi e culturali, talvolta veicolati in lingua inglese, situati alla “convergenza” di diverse discipline).
Risulta dunque urgente un confronto teorico su questa nuova forma di comunicazione pubblica della letteratura italiana che riguarda peraltro anche le iniziative di terza missione. La didattica “fuori luogo” può essere una opportunità di rinnovare la ricerca, la didattica e la disseminazione della letteratura italiana? O resta una soluzione di ripiego che mostra la crisi della critica letteraria e dell’insegnamento umanistico? Le STEM possono diventare STHEM grazie humanities rinnovate?
Il panel accoglie proposte di riflessione teorica, esperienze di ricerca, di insegnamento e di terza missione che riguardino la didattica della letteratura italiana in contesti non tradizionali, con particolare interesse per l’interazione e la convergenza di studi letterari e altri ambiti disciplinari, e per i modi della disseminazione dei risultati scientifici.